I miei libri - Dulcinea

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Dalla Cenere al Volo

Dalla Cenere al Volo

In questo viaggio letterario, Annamaria Pecoraro porta in superficie tutto ciò che la sua voce interiore grida, attendendo l’ascolto e l’attenzione, una voce muta che stanca di questo ruolo afono, ha preso a parlare, ad esprimere, a farsi sentire. Ne viene fuori una donna ricca di valori, di sentimenti, di riflessioni che stanca di sussurrare, determina accenni di moniti e di esortazioni da accogliere. Voce di donna che sa amare, di amica che sa comprendere, di persona che sa costruire e di anima bella desiderosa di voli e di rinascita. Una fenice dei nostri giorni, una fenice bisognosa di amore e di certezze, di abbracci e di carezze, una fenice stanca di volare basso dove la cenere e la polvere per troppo tempo le hanno legato le mani e l’anima lieve. E proprio questo sarà Annamaria, fenice ascoltata, slegata, libera di essere e di esistere, di esprimere senza timore quello che il suo cuore assorbe fra giorni felici e cadute dolorose.

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Notizia   
Annamaria Pecoraro, in arte Dulcinea ,nasce  il 9 agosto 1981 , a Cava de' Tirreni (Sa) ma dall’età di 3 anni si trasferisce a Reggello(Fi), dove    vive attualmente.
Inizia a scrivere per caso,di getto nel 2007, impulso scatenato da un turbinio di emozioni che vive e sente,coinvolgendo, lungo il suo cammino , chi a lei si affianca e legge, nei suoi blogs.Nella vita quotidiana, ha impiegato diversi anni nella specializzazione farmaceutica.Giocatrice di pallavolo,educatrice ed animatrice, e impara,proprio dai bimbi che sono i suoi primi insegnanti di vita .
Dulcinea (nome angiolesco), di sé dice: “Il sorriso e la gioia di meravigliarmi...in un Male che conosco e vivo...voglio esser una fiammella accesa e testimone di Luce,per chi ne ha bisogno.
La poesia nasce dal cuore, giorno dopo giorno.... basta poco, basta un attimo.... poi eccola e la voce canta.... un meraviglioso inno, che ci rende consapevoli di esistere...
Arriva 3° classificata, al concorso nazionale “I Viaggi Divini” a Montecosaro (MC) 2009, con la poesia “Girovaga in un treno di pensieri”.
“Questa lirica, della poetessa Dulcinea, assorbe quel tentativo di parafrasare l’approssimazione della vita nel viaggio interiore, quel tendersi tra opposti confini che attraggono l’essere umano e lo coinvolgono in turbinii di emozioni, di pensieri a volte meditativi, altre gioiosi. La scrittura simbolica dell’Autrice giunge da un sapere pulito, dalla proprietà di linguaggio e dall’intelligenza acuta . Le sottili note malinconiche trascorrono nella lirica donando estrema classe e spunto per metafore dal sapore classicheggiante. Un lavoro che è piaciuto per il contenuto saggio e per lo stile garbato e deciso”.(Silvia Denti,poetessa e giornalista).
Collaboratrice in diverse radio italiane , estere e via web nella promozione della poesia : nel programma “Nostalgia“,su  www.radiosi.org, il sabato pomeriggio con Antonio Esposito, via web con il Dj Carmine Mancoletti, e,adesso anche a Radio Liberty,in Sicilia, con Paolo Filippi.Due delle sue poesie ,(“Amore “ e “Passi”),sono state lette anche nel programma “Big Night”su Radio Kiss Kiss ,con i Dj Max Poli,Branca ed il Poeta Andrea Cacciavillani.
Di lei dicono:
"Spaventosamente saggia nella tua giovinezza e con la capacità di sorprendere anche i più smaliziati con la tua dolcezza e con la sua “angiolesca vitalità che attira in maniera incredibile chiunque la incontra o che ha a che fare con lei .E' una piccola "Strega Bianca”, come lei ama autodefinirsi a volte, che ammalia, ma solo ed esclusivamente a fin di bene. E di bene ne fa veramente tanto, coscientemente e a volte anche incoscientemente “.(CarloPeroni Perogatt, disegnatore , sceneggiatore  ed animatore).
Il tuo cuore vola. Sopra gli angeli. La tua anima è polvere di luce”.  (Bruno Magrini, scrittore).
“Ogni pensiero ha un pezzo della tua anima che sospira tra le pieghe del cuore .Un'artista che ama donare senza nulla pretendere e le emozioni che lasciano il segno sono scritte sui versi che si divorano e riempiono ilo cuore d'amore” (Roberta Calce , poetessa).
“...ha la tua anima millesimati di acque lustrali....” (Adriana Gloria Marigo, poetessa)
"Con dolcezza, in un gesto d'affetto ,trasporta tutti quei ricordi, quelle care immagini, quei momenti irripetibili di vita" (Massimo Acciai, poeta e scrittore)



Dalla Cenere al Volo
Prefazione di Marzia Carocci

In questo viaggio letterario, Annamaria Pecoraro porta in superficie tutto ciò che la sua voce interiore grida, attendendo l’ascolto e l’attenzione, una voce muta che stanca di questo ruolo afono, ha preso a parlare, ad esprimere, a farsi sentire. Ne viene fuori una donna ricca di valori, di sentimenti, di riflessioni che stanca di sussurrare, determina accenni di moniti e di esortazioni da accogliere. Voce di donna che sa amare, di amica che sa comprendere, di persona che sa costruire e di anima bella desiderosa di voli e di rinascita. Una fenice dei nostri giorni, una fenice bisognosa di amore e di certezze, di abbracci e di carezze, una fenice stanca di volare basso dove la cenere e la polvere per troppo tempo le hanno legato le mani e l’anima lieve. E proprio questo sarà Annamaria, fenice ascoltata, slegata, libera di essere e di esistere, di esprimere senza timore quello che il suo cuore assorbe fra giorni felici e cadute dolorose.

Le rime del cuore attraverso i passi dell'anima

"Siamo tutti naviganti su quel mare, spesso misterioso, complesso, paradossalmente semplice: la Vita. Ognuno di noi, è alla ricerca della sua terra, nelle sue affermazioni, realizzazioni di verità, seguendo la via del cuore, indicata dalla Stella Polare. Sia per chi è credente, o per chi non lo è, ci "appoggiamo" a Dio, o in quelle fondamenta; fatte degli affetti cari e di valori. Il messaggio alla fine è lo stesso: lasciare la nostra scia, tracciando a testa alta la rotta, nonostante le tempeste e i canti di sirene, che spesso, trascinano in abissi neri. Il poeta, per la sua sensibilità speciale, è un estraneo in un mondo come il nostro, dove si corre sempre, e si rincorrono materialità e successo. È una sorta di mediatore, tra bene e male, che guarda e attinge dalla realtà circostante, un senso, immortalandolo con le parole, come un pittore fa sulla propria tela, descrivendo così, quello che vede e sente."



       


 
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